Breve storia della cartografia (Mercatore e Peters Parte 3)

La cartografia del Medio Evo cristiano

Nell’Europa medievale le carte si trovavano in gran parte inserite  nei manoscritti contenenti opere di scrittori latini o in scritti teologici: il loro scopo era quello di dare una raffigurazione delle terre e dei mari il più possibile aderente alle Sacre Scritture o incorporavano temi e riferimenti religiosi nelle mappe stesse.
                                                (mappa successiva alla scoperta dell'america ndr.)

Carte nautiche
In Italia, tra XIII e XIV sec., comparvero i primi esemplari di carte nautiche di cui siamo a conoscenza. Esse riproducevano una linea di costa accompagnata da una fittissima nomenclatura di porti, approdi e punti di interesse relativi alla pratica della navigazione (scogli, piccole isole, fondali bassi, …).


Mercatore (1512-1594).
La carta del mondo del 1569 di Gerardo Mercatore introdusse la proiezione di una mappa cilindrica che divenne la mappa standard conosciuta come la Proiezione di Mercatore. Si trattava di un largo planisfero che misurava 200cmx120cm, stampato su 18 fogli separati. La sfericità della Terra rendeva difficile rappresentarne l’intera superficie su un’unica cartina (detta appunto “plani-sfero“). La proiezione di Mercatore, dovendo rappresentare una superficie curva su un foglio piano, aveva il problema di esagerare le dimensioni delle aree lontane dall’equatore. Come in ogni proiezione cilindrica, paralleli e meridiani erano rappresentati da linee rette perpendicolari tra loro. Realizzando questo, l’inevitabile distorsione est-ovest della mappa, che aumentava con la distanza dall’equatore, era accompagnata da una identica distorsione nord-sud, tale che in ogni punto di posizione, la scala delle distanze est-ovest era la stessa della scala nord-sud, rendendo la proiezione conforme. Una mappa di Mercatore pertanto non poteva mai coprire pienamente le aree in prossimità dei poli, in quanto qui la scala delle distanze assumeva valori infiniti. Il Titolo "Nova et Aucta Orbis Terrae Descriptio ad Usum Navigatium Emendate “  e la legenda della carta mostrano che essa era concepita espressamente per  la navigazione.




La carta di Peters

Arno Peters storico tedesco creò una carte  nel 1973 in contrapposizione ai limiti della carta di Mercatore che distorcevano enormemente le superfici dei continenti: i Paesi nordici apparivano molto più estesi rispetto a quelli vicino all’Equatore.
La Carta di Peters venne realizzata per mantenere le reali proporzioni delle superfici dei continenti, attraverso una scomposizione del mondo in 100 parti orizzontali e 100 verticali, che formavano un reticolato che andava a sostituire quello tradizionale formato dall'incrocio di meridiani e paralleli.
La superficie delle terre racchiuse in ogni quadrante era così proporzionale rispetto a quella di tutti gli altri.
La carta di Arno Peters  univa le qualità della carta di Mercatore e il rispetto delle superfici reali.